I cittadini di Galante protestano per lo stato d’abbandono della contrada

I problemi dell’ampio territorio di Ostuni sono ormai innumerevoli e lo stiamo raccontando in questi giorni, grazie alle tante segnalazioni che stanno arrivando in redazione. La protesta questa volta arriva dalla periferia che affaccia sulla meravigliosa Valle d’Itria ed in particolar modo dagli abitanti di contrada Galante. Lo stato d’abbandono della contrada si persegue da anni e si amplifica in questi mesi per l’assenza dell’amministrazione comunale.

A chiedere audizione all’attuale gestione commissariale della Città Bianca, i cittadini che hanno bisogno di certezze per la vivibilità della contrada, a preoccupare i residenti è certamente il semaforo dell’incrocio che collega la provinciale Ostuni – Martina allo svicolo per Cisternino. Sempre attivo con segnale lampeggiante, l’incrocio diventa pericolosissimo vista la presenza di diversi mezzi agricoli che percorrono l’arteria e di automobilisti che la percorrono a più di 100 km orari, anche nei pressi dell’incrocio.

“Con nostro rammarico, ci ritroviamo a denunciare nuovamente la situazione di profondo abbandono in cui versano numerose porzioni del territorio di Ostuni, con le contrade site in Valle d’Itria che sembrano essere state dimenticate da chi di dovere – sottolineano i residenti preoccupati della situazione – in particolare la pericolosità riguarda il semaforo di Contrada Galante, evidentemente manomesso dai non addetti ai lavori delle gestione dell’impianto, circostanza aggravata anche dalla costante presenza di veicoli parcheggiati, che rendono l’incrocio estremamente pericoloso, poiché è posto in un tratto di strada curvilineo. Il problema si ripresenta anche nei due semafori del sottopassaggio sito tra Grotta di Figazzano e di contrada Pascarosa”.

I problemi riguardano anche la pulizia delle arterie sia provinciali che comunali, molto spesso percorse da cicloturisti che scelgono la modalità del turismo lento per trascorrere la loro vacanza. Nodo dolente per contrada Galante e Mezzoprete, l’isola ecologica realizzata dall’ ex amministrazione Cavallo qualche anno fa ed oggi impossibile da utilizzare visto lo stato d’abbandono. “La vegetazione – proseguono i residenti – ha invaso i due centri di raccolta, chiusi e ormai resi inaccessibili a chiunque. Lo stato d’abbandono delle isole ecologiche, crea rischi anche di tipo ambientale, infatti in caso di incendio fortuito o doloso, sarebbero enormi i danni vista la presenza dei cassonetti in plastica”.

Le distanze tra l’amministrazione comunale di Ostuni e i residenti delle contrade sono enormi e lo sottolineano a gran voce alla nostra redazione: “Siamo comprensibilmente preoccupati e delusi dalla sostanziale assenza delle Istituzioni – concludono i residenti – il cambio di passo in negativo verificatosi con il commissariamento di Ostuni è tangibile, e tende a vanificare i numerosi progressi avuti negli ultimi tre anni, che erano stati all’insegna di una fruttuosa collaborazione con la decaduta amministrazione Cavallo. Chiediamo un intervento urgente e incisivo da parte della Commissione Straordinaria, considerando il fatto che, con la stagione estiva e l’aumento di presenze sul territorio, potrebbero aggravarsi e amplificare le problematiche. I cittadini di Ostuni residenti delle contrade, meritano rispetto e attenzione sempre e comunque, oltre ai momenti dedicati alle elezioni delle amministrazioni comunali”.

L’appello va fatto anche alla provincia di Brindisi ed al nuovo presidente Tony Matarrelli, affinché si possa arrivare al più presto alla realizzazione di un rondò, richiesto dai residenti con una raccolta firme otto anni fa. Il progetto non è mai stato preso in considerazione dalle amministrazioni comunali e provinciali che si sono susseguite nel tempo. Il rondò darebbe ai cittadini residenti nelle contrade (in particolar modo a Galante), sicurezza e tranquillità, due comuni denominatori che oggi, con il semaforo non funzionante o lampeggiante non possono essere garantiti.